I misteri dell'universo

Pubblicato il da vocelibera2011

Pare che nel nostro cosmo sia presente una massa oscura che le nostre strumentazioni non riescono a rilevare direttamente, ma la cui esistenza è dimostrata dagli effetti che essa produce sulla materia visibile. La mappa cosmica presentata negli Stati Uniti, al convegno della Società Americana di Astronomia in corso ad Austin, in Texas, ci mostra una sorta di rete di zone più dense e di altre meno dense: la materia visibile intrecciata a quella invisibile.

La mappa è il frutto del lavoro congiunto dell'Università canadese del British Columbia e dell'Università britannica di Edimburgo. È possibile vedere alcune delle immagini qui.


Il cosmo mi ha sempre affascinata: il primo libro "importante" scelto da me fu proprio un'enciclopedia dell'astronomia per ragazzi (in quella serie di volumoni con il dorso giallo, di cui però ora mi sfugge la casa editrice).

Ricordo che, nel leggerla, rimasi particolarmente colpita dalla scoperta che l'immagine delle stelle che noi percepiamo risale a milioni di anni fa, perché tanto tempo impiega la luce per giungere fino a noi. L'idea che una stella possa essere ormai morta mentre noi la vediamo ancora scintillare nel cielo è per me qualcosa di fantastico e di sconvolgente insieme, che mi suggerisce paradossi spazio-temporali e filosofici seducenti e senza risposta definitiva.


Non ho una formazione scientifica, non lavoro in quel campo e forse ho della scienza una concezione romantica, umanistica, e dunque falsata: sento però fortissima, accanto all'entusiasmo per le scoperte sempre nuove, la suggestione emotiva del mistero, l'incanto dell'ignoto che si intreccia al noto e lascia aperte ulteriori possibilità e risposte diverse.

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