Sperare in un mondo migliore: "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico" di Luis Sepúlveda

Pubblicato il da vocelibera2011

http://www.illibraio.it/img/products-images/9788823503335_storia_di_un_gatto_e_del_topo_che_divento_suo_amico_3da.pngCome ogni anno, dal sacco di Babbo Natale è venuto fuori anche un bel libro nuovo per mio figlio. Questa volta è toccato all'ultimo, recentissimo racconto dello scrittore cileno Luis Sepúlveda (Ovalle, 1949), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (Historia de Mix, de Max, y de Mex, 2012).

 

C'era una volta uno scrittore che aveva un figlio di nome Max e un gatto di nome Mix. L'animale, affascinante e misterioso come tutti i gatti, sembrava talvolta affondare in una matassa impenetrabile di pensieri. Forse rimuginava gli eventi che lo scrittore, cercando di interpretare l'animo del gatto, ci ha voluto raccontare.

Il gatto Mix, dal pelo nero e bianco e dal profilo greco, amante dell'avventura e della libertà, cresce insieme al bambino Max tra giochi e marachelle e quando Max diventa un giovane indipendente e intraprendente si trasferisce con lui in una nuova casa. Ma il tempo di un gatto è diverso dal tempo di un uomo, e Mix invecchia molto più rapidamente. Questo non compromette però la sua amicizia con Max, e col tempo un nuovo amico si aggiunge alla combriccola: un piccolo, petulante e timoroso topolino messicano dal pelo marrone.http://www.bergamosera.com/cms/wp-content/uploads/2012/11/sepulveda44-300x225.jpg

 

Come nella celebre Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Sepúlveda ci regala la storia di un'amicizia che supera le barriere della diversità, che è fatta di affetto, condivisione e anche di silenzi carichi di significati. Un'amicizia che questa volta deve confrontarsi anche con il divario del tempo che separa giovani e meno giovani.

 

E come già nella Gabbianella, il narratore è capace, con un linguaggio ed una sintassi veramente semplici (e in questo caso anche con una trama più esile), di raccontare una storia divertente e commovente insieme, lasciando ai suoi lettori, bambini ma non solo bambini, il dono di una  speranza: che le brutture della vita e del mondo non prevalgano e che l'amicizia e l'amore possano abbattere ogni ostacolo. Una speranza della quale abbiamo tutti un grandissimo bisogno.

 

 

«E i due furono felici, perché sapevano che i veri amici condividono il meglio che hanno»

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