Oggi a Brindisi...

Pubblicato il da vocelibera2011

http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRxSXtNPT_6oKHOthwVGn-cfGAskfGrxV5BJcsRCtH1zstCoN_18QScrivo a caldo, sull'onda dell'emozione, sperando di non cedere anche io all'enfasi come troppi altri in queste ore.


Stamattina, poco prima delle 8.00, delle bombole di gas sono esplose nei pressi della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi uccidendo una studentessa di 16 anni e ferendo più o meno gravemente altri ragazzi. Un'altra alunna è in fin di vita.

Alcune circostanze (la scuola intitolata alla moglie del giudice assassinato dalla mafia, il passaggio proprio oggi in città della "carovana della legalità", l'arresto recente di 16 affiliati della Sacra Corona Unita...) hanno subito fatto pensare ad una vendetta mafiosa.


Personalmente ho dei forti dubbi (e non sono la sola). Più che un attentato di mafia, mi sembra che siamo di fronte ad un atto terroristico. Non solo la modalità, ma anche il luogo dell'attentato mi spingono a crederlo.

Ma c'è un'ipotesi atroce che mi si affaccia alla mente, nell'evento già fin troppo atroce: che un gesto dimostrativo si sia trasformato in una strage per imperizia o per fatalità: forse quegli ordigni (che secondo alcuni sarebbero piuttosto rudimentali) sarebbero dovuti esplodere in altro momento, a strada deserta.http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT7TwOWNNCv_fb_OpN9RT25P_E0GSZS3RcmY-y-NRI8S0Nen8dx


Anni fa un evento simile, ma per fortuna senza conseguenze, si verificò nella scuola in cui insegnavo. Un piccolo ordigno esplose nei bagni del piano terra, ma per fortuna in quel momento, in quel luogo, non c'era nessuno: i ragazzi erano in aula per l'inizio delle lezioni o si trattenevano ancora nel cortile dell'istituto prima di entrare.

Non ho mai saputo che esito abbiano dato indagini e perizie, ma ricordo chiaramente che si cercò di ridimensionare la gravità del fatto ed io ebbi l'impressione (ma naturalmente posso avere sbagliato) che si volesse coprire qualcosa. Non avrei saputo però dire cosa; né ora sarei in grado di fare ipotesi.


In ogni caso, è perfino banale dirlo, i responsabili dell'attentato di Brindisi devono essere individuati e puniti. I nostri ragazzi, già spesso fin troppo sfiduciati nei confronti delle istituzioni e della vita, hanno bisogno di un segnale forte. In questo nostro tempo, più buio di quanto siamo disposti ad ammettere, colpire i giovani è un atto quanto mai vile: perché mira a distruggere anche la speranza.

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