E così sia: "Amen." di Constantin Costa-Gavras

Pubblicato il da vocelibera2011

http://www.film4.com/images/amen-2002-01.jpgAmen. (con il punto fermo dopo la parola) è un film del 2002 del regista greco naturalizzato francese Constantin Costa-Gavras (Loutra-Iraias, 1933) ed è basato su un'opera drammatica di Rolf Hochhuth del 1963, Der Stellvertreter (Il Vicario). L'opera teatrale fu a suo tempo fortemente osteggiata; ma ancora quarant'anni dopo anche il film non ha avuto vita facile.


La pellicola racconta la storia vera di Kurt Gerstein, ufficiale delle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale, intrecciandola con alcuni eventi di invenzione.

Gerstein è un valido chimico e viene coinvolto nel progetto della "soluzione finale", il folle piano di sterminio di Hitler: viene così a conoscenza di quanto accade davvero nei campi di lavoro dove i prigionieri, soprattutto Ebrei, vengono detenuti a milioni.

Gerstein tenta di rallentare la macchina di morte, inventando disguidi e provocando ritardi ai rifornimenti di Zyklon B, il veleno adoperato nelle camere a gas, che sono sotto la sua responsabilità. Nel frattempo entra in contatto con un ambasciatore svedese e con rappresentanti della Chiesa protestante e della Chiesa cattolica in Germania: tuttavia i suoi tentativi di diffondere la verità sullo sterminio e di ottenere l'intervento dei Paesi nemici della Germania e una forte presa di posizione del Vaticano falliscono.

Alla fine della guerra, prigioniero dei Francesi, Gerstein compila il famoso Rapporto Gerstein, che è stato molto utile per ricostruire le vicende e le modalità della "soluzione finale". Un giorno l'ex-SS viene trovato morto nella sua cella, vittima di un suicidio o forse di un omicidio; intanto ex-gerarchi nazisti trovano rifugio all'estero grazie alla protezione della stessa Chiesa Romana.

I titoli di coda riassumono gli eventi successivi: condannato in un primo tempo, Gerstein è stato in seguito riabilitato.


Il film è piuttosto lungo, ma mai pesante o noioso, e racconta la storia a noi nota da mille pagine scritte e da mille altre pellicole da un angolo di visuale particolare, fortemente polemico.http://cdn.blogosfere.it/pellicolerovinate/assets_c/2012/01/amen%20film-anteprima-112x112-573498.jpg

Più di ogni altro aspetto emerge l'atteggiamento ambiguo della Chiesa Romana e dell'allora papa Pio XII. La Chiesa cattolica tergiversa, non crede o finge di non credere, di fronte all'evidenza permette la deportazione degli Ebrei del ghetto romano. Al giovane gesuita Riccardo, a cui Gerstein ha raccontato ogni cosa e tramite il quale cerca di entrare in contatto col Papa, un alto prelato fa osservare che occorre avere pazienza: la Chiesa ha sempre trionfato e sarà così anche questa volta, purché si attendano i tempi maturi.


Si comprendono le ragioni delle critiche che investirono a suo tempo l'opera teatrale e che non hanno risparmiato, in tempi più recenti, il film. Tanto più che la locandina della pellicola, realizzata dal famoso e discusso fotografo Oliviero Toscani, riproduceva una croce che si trasforma in svastica (o viceversa).http://www.imagerip.net/images/5CM3P.jpg

Oggi però, ed è già tardi, è assolutamente necessario strappare definitivamente il velo di silenzio intorno a quegli eventi e alle responsabilità del Vaticano. E al tempo stesso bisogna più che mai rendere omaggio a quei cattolici che, come il gesuita Riccardo del film (bellissimo personaggio di fantasia), seguendo la propria coscienza hanno fatto tutto ciò che hanno potuto per aiutare i perseguitati.

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